IDEA CASA e… SHADY
IDEA CASA E CHEF SHADY
L’amore per la cucina ha sempre accompagnato Shady e, durante gli anni a Pisa, inizia a concretizzarsi. Dalle cene organizzate per gli amici alle prime collaborazioni
semi-professionali con ristoranti e agriturismi, questo intraprendente ragazzo si contraddistingue per la sua capacità di sperimentare piatti nuovi e per l’accostamento, fino a quel momento inedito, di sapori toscani e sapori mediterranei. Dopo il conseguimento della laurea, Shady torna per un anno a Massa Marittima e qui approfondisce le sue conoscenze sul vino e sui prodotti tipici di quella terra, vivendo la sua prima esperienza lavorativa presso l’enoteca “Il Bacchino”.
IDEA CASA – CHEF SHADY – BERGHOFF
seconda collaborazione per IDEA CASA con un altro chef tra i più rinomati d’Italia per professionalità…
Il percorso professionale di Shady si concretizza in un ristorante che coniuga la sua doppia identità palestinese e toscana, con l’ambizione di proporre piatti che abbracciano l’intero arco del Mediterraneo. Nel 2011 avvia così l’esperienza de Le Rotte Ghiotte, un locale unico nel suo genere in cui il cibo è lo strumento per accompagnare in un viaggio tra terre sconosciute e lontane, passando dai tradizionali crostini neri ai tortelli maremmani, dalla paella spagnola all’hommos e ai falafel mediorientali, dal souvlaki greco al cous cous e al tajin magrebini, e molto altro ancora. Il ristorante diventa un punto di riferimento per chi ricerca buon cibo ed esperienze sensoriali tra sapori sempre nuovi, vivendo sei anni di successi e di apprezzamenti fino alla chiusura nel 2017 quando Shady decise di intraprendere nuove rotte e di dedicarsi prevalentemente alla formazione e all’insegnamento.
Shady, uno chef mediatico
La capacità di coniugare culture diverse, le competenze gastronomiche e la simpatia hanno reso Shady come lo chef più mediatico di Arezzo. Nel corso degli anni collabora con la rete televisiva Teletruria e, dall’amicizia stretta con Alex Revelli Sorini e con Susanna Cutini, nasce la collana di libri dei “Tacuinum” di cui cura le parti relative alle ricette. Nel frattempo diventa uno degli chef di riferimento di RaiUno che lo invita come esperto di cucina a “La prova del cuoco” di Antonella Clerici, “A conti fatti”, “Tempo e denaro”, “Mezzogiorno italiano”, “Occhio alla spesa”, “Buono a sapersi” e “Uno mattina”. Molti di questi programmi sono condotti da Elisa Isoardi che, riconoscendo in Shady un maestro di buona cucina, lo chiama spesso nelle sue trasmissioni: la definitiva consacrazione è arrivata per la stagione 2018/2019, con l’inserimento nello staff de “La prova del cuoco” per tenere rubriche dedicate ai vari argomenti e partecipare alla celebre sfida finale.
Dalla cucina ai banchi
La buona cucina nasce da un quotidiano studio di cibi e sapori. Chef Shady è sempre stato bravo a scuola come allievo, ma dopo aver acquisito tanta esperienza ritiene che sia giunto il momento di cambiare ruolo e di farsi docente per rendere una parte di quello che ha ricevuto nel corso del suo percorso di formazione. La sua professionalità è ora messa al servizio anche degli altri e di chi sogna un futuro nella ristorazione, così lavora come professore all’Accademia del Gusto di ConfCommercio, presso gli istituti alberghieri “Camaiti” di Caprese Michelangelo e “Vegni-Capezzine” di Cortona, e in tante altre strutture accreditate statali e private.
2016, nasce lo Chef Shady FoodExperience
Chef Shady vive la cucina come un luogo di sperimentazione e di continuo apprendimento. Teoria e pratica sono inscindibili e così avvia una divertente e innovativa scuola di cucina tutta basata sullo scambio di esperienze, impressioni, opinioni e idee. Nel 2012 nasce il progetto del Social Cooking che nel 2016 si trasforma in Chef Shady FoodExperience, un laboratorio di cucina il cui obiettivo è di creare una comunità di appassionati che, a tutte le età, possano apprendere i segreti della buona alimentazione e le ricette del Mediterraneo. Con Shady, la cucina diventa occasione di divertimento, relax e socializzazione in cui ognuno è allievo ma allo stesso tempo docente e portavoce delle proprie esperienze, rendendo così più completo l’apprendimento.